Prima di noi

Enrico Montorsi ci scrive:
 Alpini di Formigine al Quirinale
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il 29 gennaio 2013 nella cerimonia della Giornata della Memoria tenutasi al Quirinale, ha conferito la Medaglia d’Onore a nostri due Alpini di Formigine, ex Internati Militari Italiani (I.M.I) nei campi di concentramento della Germania nazista durante il II° Conflitto Mondiale.
Valter Bondi, classe 1924, 2° Reggimento Artiglieria Alpina, distaccato nel 1943 presso i Fortini di Saltusio in Val Passiria (BZ), dopo l’Armistizio dell’otto settembre 1943 è stato fatto prigioniero dai tedeschi. Per più giorni senza mangiare e bere deportato in treni stipati fino al Lager di Braunschweig- Stalag XI B. Obbligato ai lavori forzati spesso con fucili puntati nella fabbrica di armamenti pesanti M.I.A.G..
 Oreste Misley, classe 1923, 2° Reggimento Artiglieria Alpina, fatto prigioniero a San Candido il mattino successivo all’annuncio dell’Armistizio. Deportato e internato nel Lager nazista di Kustrin sull’Oder in Polonia- Stalag III C. Costretto ai lavori forzati in una grande fonderia di Eberswalde, un lavoro coatto pesantissimo con poco cibo e ambiente ostile. Un altro nostro alpino, Armido Toni, internato militare nello Stalag 35 B a Berlino, ha già ricevuto di recente dal Prefetto di Modena la stessa Medaglia d’Onore. Obbligato al lavoro forzato per sgombro di macerie sotto i bombardamenti è rientrato in bicicletta in Italia dopo la liberazione ad opera degli anglo-americani.
Come è noto il nome di I.M.I.( Italienische Militär-Internierte) è il nome dato da Hitler ai nostri militari fatti prigionieri dopo l’8 settembre 1943, per non riconoscere loro le garanzie che la Convenzione di Ginevra prevede per i prigionieri di guerra. Dall’autunno del 1944 alla fine del conflitto, vennero dichiarati poi “lavoratori civili”, in modo da essere sottoposti a lavori pesanti e poterli trattare come schiavi senza il diritto di essere tutelati dalla Croce Rossa.
Va ricordato che dopo l’Armistizio e la fuga del Re e del Governo a Brindisi, le nostre forze armate restarono senza ordini e i comandi italiani non seppero gestire la difficile situazione. Le armate tedesche della Wehrmacht e delle SS presenti in tutto il territorio italiano e nel bacino mediterraneo occuparono tutte le regioni settentrionali e centrali italiane fino a Roma, travolgendo quasi ovunque l'esercito italiano. Oltre un milione di militari italiani furono disarmati e più di 700.000 di questi furono deportati e internati nei lager nazisti, sottoposti a sofferenze per malnutrizione, freddo, malattie, duro lavoro schiavizzato, bombardamenti alleati e anche a non rare esecuzioni capitali; il resto del Regio Esercito, tentò di rientrare a casa, si diede alla macchia o si unì ai partigiani.
La Medaglia d’Onore ricevuta dal Presidente della Repubblica, in un ambiente solenne e allo stesso tempo cordiale, testimonia che la nostra Patria, l’Italia, riconosce, comprende e rispetta le sofferenze inflitte ai nostri ragazzi allora ventenni ed è un invito a conoscere i tragici accadimenti storici perché solo rendendosi conto degli errori del passato si può evitare di ripeterli in futuro.



1 commento:

  1. "Grazie Carlo per aver messo sul nostro sito questo articolo. Può servire a qualcuno di noi se ha qualche novantenne nel suo gruppo.Se c'è qualche ex Internato Militare che non ha avuto questo riconoscimento, fateglielo avere, io ne ho scoperto quattro nel mio gruppo.Mentre i Partigiani sono stati osannati, chi è stato fatto prigioniero il giorno dopo l'8 settembre e internato in Campi di Concentramento è stato dimenticato. Un grazie da parte dell'Italia per aver patito quelle sofferenze da giovani gli è dovuto e vedrete, ringiovaniscono di dieci anni ! ( Uno di loro mi ha detto: "Adèss à pòss anch mùrìr). Sono a disposizione per info. Enrico"

    RispondiElimina