Abbiamo tutti appreso della scomparsa di Vittorio Trentini.
Approfitto dell’evento per esternarvi una incomprensione che mi segue da tutta la vita.
Cerchiamo di immaginare in una Nazione a noi sconosciuta: come potrebbe essere la sua città Capitale, ed in quella città la piazza principale ed al centro di quella piazza un monumento ?
Ebbene con alta probabilità quel monumento è dedicato al personaggio che, con le armi, ha conquistato la libertà e l’indipendenza di quella Nazione.
Perché sempre con le armi.
Nel 1964 ero seriamente intenzionato a diventare un obiettore, poi mi convinsi a provare l’esperienza militare cercando di captarne quei dettagli che potevano coincidere con le mie aspettative.
A distanza di anni credo di avere in parte riconciliato quella esperienza con i miei ideali.
A Viareggio nell’aprile scorso Ermanno Trentini mi fece dono di un libretto scritto da suo padre.
Dalla sua lettura ho tratto la prima e le ultime pagine che vi propongo.
E nel finale del libro così si legge:
Ermanno insieme a te abbiamo perso un pò tutti un padre.
come giustamente dice Walter Soardo |
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